lunedì 24 ottobre 2011

Credere o no a questi Maestri?

Molti maestri d’oggi alimentano in modo inconsapevole la paura, ti costringono a crescere per non farti rimanere piccolo, ma piccolo rispetto a cosa? Non c’è una sola anima che il Padre non ami, e se Lui rispetta la nostra velocità o la nostra lentezza, perché qualcun altro dovrebbe avere fretta? Per comprendere la questione del Maestro dobbiamo semplicemente sfogliare il libro della natura. Prenderemo come oggetto della nostra osservazione un seme. Il seme è l’uomo che dorme nel buio della terra, per partorire l’Albero che egli è. Dentro al seme già ci sono tutte le istruzioni per trasmutarsi nell’Albero, e questo lo si vede facilmente, infatti un albero di mele non darà mai pere, questo perché il seme dell’albero di mele porta dentro di sé l’informazione del melo piuttosto che del pero, possiede cioè la sua Direzione, il suo Maestro. Quindi il Maestro è Uno e dimora nell’intimo dell’uomo, tuttavia se il seme sonnecchia nel buio della materia, perso nell’oscurità della terra, non diverrà mai un Albero ma seccherà, totalmente sordo alla voce del suo Maestro.             Il Maestro esterno è come l’acqua che scava il terreno per nutrire il seme e come i raggi del sole che a poco a poco bucano il buio per chiamare in alto il seme, esso è il ponte che ci collega al Maestro intimo.
(Riccardo Ammendola)

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